Arrivano le auto elettriche: che fine faranno i distributori di benzina?

Distributore di benzina | Stazione di servizio

Nella transizione energetica fortemente voluta dall’UE poco si è parlato di che fine potrebbero fare tutte le stazioni di servizio, che nel territorio dell’Unione sono poco meno di 200.000, di cui 21.000 solo in Italia (tra tutti i paesi europei sembra essere quella che ne ha di più!) secondo i dati Osservatorio Autopromotec. Invece se si considera il numero di colonnine in Italia sono poco più di 30.000 e in Europa oltre 320.000.

L’aumento sempre crescente di veicoli elettrici in Europa e, al contempo, un calo dell’uso delle auto causato dall’aumento del lavoro a distanza e dei servizi di consegna a domicilio ha in generale ridotto la domanda di carburante: tutti dati che mettono in crisi l’attuale sistema di vendita al dettaglio di carburante.

Le stazioni di servizio stanno mettendo in atto già una 1° trasformazione. In Italia, Eni, complice l’acquisizione di Be Charge e la nascita di Plenitude, ha già visto molti dei suoi distributori dotarsi di colonnine ad alta potenza. Ancor prima, Q8 ha stretto un accordo con Enel X, tanto che oggi sono molte le stazioni di servizio del colosso kuwaitiano che dispongono di una o più colonnine multipresa dell’operatore energetico italiano.

Le auto elettriche saranno la fine dei distributori e delle stazioni di servizio per come le conosciamo?
Non necessariamente, perché se è vero che con l’elettrico la domanda di benzina, diesel e GPL inevitabilmente diminuirà, le auto in circolazione, e prodotte fino al 2035, saranno ancora a combustibile.
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Fonte: quotidianomotori.com
Foto principale: Szabolcs Toth su pexels
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